Fridays for future

Manifestazione mondiale per il clima il 15 marzo! Anche a Gorizia

Sciopero per il clima 15/03/2019 Gorizia

Sciopero per il clima 15/03/2019 Gorizia

Programma:

– ore 11:00 Ritrovo parco Rimembranza
– ore 11.15: partenza corteo lungo il corso
(Corso Italia > via XXIV Maggio > via Sauro > p.zza Municipio > via De Gasperi > via Crispi > corso Verdi > via Garibaldi)
– ore 12.30: arrivo corteo via Garibaldi

Dalle 10.00 alle 17.00: Gazebi e iniziative in via Garibaldi
(banchetti informativi associazioni/comitati e microfono aperto)

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Guarda le foto a cura del G.A.S. “Il Ponte”

Una riflessione (a cura di Luciano Bonavia)

Oggi, come in moltissime città di tutto il mondo, anche a Gorizia si è svolto lo sciopero/manifestazione per sensibilizzare sul tema ambiente. Un serpentone colorato, per lo più composto di giovani e bambini delle scuole, si è fatto largo tra le vie del centro, ha sostato davanti al comune e ha fatto uscire dal suo ufficio il sindaco, per poi proseguire fino ad una delle vie più centrali della città.

Questa iniziativa, promossa dai ragazzi delle scuole e sostenuta dalle associazioni che hanno a cuore la qualità dell’ambiente in cui siamo immersi, fino a pochi giorni fa sembrava una cosa quasi impossibile. Sembrava che non avrebbe partecipato nessuno, se non pochi ultras ambientalisti. Invece i ragazzi, quelli che sembrano non curanti di niente, c’erano ed erano tanti. C’erano anche tanti bambini, accompagnati dai loro insegnanti, per questa lezione di educazione civica e di senso civico.
Con loro e i loro cartelli colorati, su cui apparivano slogan inneggianti al diritto al futuro, c’erano anche molti adulti, per lo più appartenenti ad associazioni ambientaliste, ma non solo.

Oggi è stato, spero, l’inizio della svolta. L’inizio di un cambiamento. Oggi forse abbiamo scritto una pagina di storia importante, non per il nostro pianeta, ma per noi. Per il genere umano. Forse da oggi inizia un cambiamento. I ragazzi ci hanno dato la spinta, ora tocca a noi darci da fare. Una manifestazione non cambia le sorti del mondo, ma forse ci aiuta a prendere coscienza del problema. Un problema reale che fatichiamo a vedere, perché la nostra vita è sempre più distante dalla natura. I segnali ci sono, e molti. Ma dal nostro punto di vista fatichiamo a vederli. Li vediamo sfilare veloci dal finestrino o attraverso i vetri di qualche ufficio o magari su uno schermo troppo piccolo o racchiusi in numeri che forse non valutiamo con il metro di misura giusto. La natura, per i più, è relegata ad un passatempo, magari da fine settimana. Ma per il resto? Dobbiamo darci una mossa, e dobbiamo darcela adesso. Sfilando per le vie della città ho incrociato gli sguardi di molti ragazzi, molti bambini e mi sono chiesto: come sarà il nostro futuro tra 10, 20, 30 anni? Dei nuvoloni neri si stanno addensando ad un orizzonte non troppo lontano e sicuramente piomberanno su di noi. Forse siamo ancora in tempo perché non siano troppo neri e tempestosi. Lo sguardo gioioso e curioso allo stesso tempo di quei bambini mi ha dato da pensare. Come possiamo fare per cambiare rotta? Come possiamo cambiare mentalità?

È forse proprio questo il punto. Cambiare mentalità, cambiare modo di vedere le cose. Scendere dal nostro piedistallo che ci fa credere imbattibili e onnipotenti.

Spesso sento la frase: “Dobbiamo salvare la Terra!”. Magari abbinata alla foto di qualche orso polare magrissimo che cerca disperatamente di saltare su un blocco di ghiaccio sempre più piccolo. Secondo me è un errore gravissimo di prospettiva. La Terra si salverà, magari sarà molto diversa da come la conosciamo ora, ma si salverà. NOI non ci salveremo. Un giorno potremo essere noi, o quei bambini che oggi hanno sfilato, nella condizione di quell’orso polare.

Cambiare la mentalità. Cambiare la mentalità consumistica a cui ci siamo abituati. La cultura dello scarto, del buttare. Spendere, magari a fin di bene, ma spendere. Sostituire questo o quello con qualcosa di più efficiente anche prima della fine della sua vita, giusto. Ma facciamo bene i conti. Ricordiamoci anche dell’impronta che lasciamo per produzione, trasporto e smaltimento. Quando, con il nuovo acquisto, andremo ad avere un bilancio positivo della cosa? Forse dovremmo usare le cose meglio, con più cura e farle durare il più a lungo possibile. Questa è una cosa secondo me da cambiare nella nostra mentalità, c’è un business anche nel riciclo. Parola, questa, molto utilizzata ultimamente, ma poche volte ho sentito la parola riutilizzo. Sfumature certo, ma che fanno la differenza. Differenza di mentalità.

Cambiare mentalità perché non possiamo camminare più da soli. Siamo in tanti a volerci impegnare per cambiare, facciamolo assieme. Camminiamo nella stessa direzione, allora, facciamolo assieme. Uniamoci e lavoriamo assieme.

Cambiare mentalità e ascoltare di più il battito del cuore della nostra grande madre Terra. Reimparare a viverla. Imparare a stare all’aria aperta a vivere le stagioni, e godere di quello che offrono. Camminare sulla terra, sull’erba sui sassi. Sentire la pioggia e il vento sulla pelle. Respirare l’odore dei fiori, la nebbia fredda o l’aria calda di un pomeriggio estivo. Immergerci in quello che ci circonda, non cercare sempre l’altrove, ma vivere il nostro territorio per vederlo anche cambiare. Cogliere i frutti dalle piante e ringraziare per il dono ricevuto, perché basta poco perché quel frutto non arrivi a maturazione. E forse in futuro per quel frutto sarà sempre più difficile maturare.
Forse, ascoltando quello che ci circonda e sentendoci parte di esso, ci sarà più facile imboccare la strada giusta per trovare soluzioni valide ad un problema che ci coinvolge tutti.
Ecco, se diamo alla giornata di oggi il giusto peso e significato, sarà l’inizio di qualcosa di nuovo, grande e magnifico, altrimenti sarà una giornata di grandi propositi e basta, e si sa dove conducono le strade lastricate di buoni propositi.

Grazie a tutti, specialmente a tutti i ragazzi che ci spronano ad essere cittadini migliori.

Luciano Bonavia

Gruppo di Acquisto Solidale “Il Ponte” 2019 – © RIPRODUZIONE RISERVATA

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