Per me significa dare ad ognuno il giusto, senza che vi siano produttori o lavoratori sfruttati o maltrattati per il vantaggio di altri, fossero anche gli utenti finali, i cosiddetti consumatori.

La globalizzazione dei mercati sembra aver portato ad un aumento delle diseguaglianze piuttosto che ad un riconoscimento di uguali diritti e dignità delle persone; non voler essere complici di questa situazione si concretizza nella scelta di prodotti e servizi con una filiera trasparente (e corta), nella conoscenza diretta dei produttori e nel confronto reciproco, per consentire una vita dignitosa per tutti. Equità inoltre anche come equilibrio dell’uomo con l’ambiente e con le generazioni future a cui non possiamo lasciare un mondo sfruttato e irrecuperabile.